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daphnia

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daphnia [2016/06/16 23:59] (versione attuale)
kimotori creata
Linea 1: Linea 1:
 += Cenni di Anatomia e Biologia =
 +
 +Il genere Daphnia è formato da piccoli crostacei acqua-
 +tici generalmente conosciuti come "pulci d'​acqua",​ apparte-
 +nenti all'​ordine cladocera ed alla famiglia Daphnìdae.
 +In natura, durante la maggior parte dell'​anno,​ le fem-
 +mine producono uova che generano solamente altre femmine
 +partenogenetiche;​ queste a loro volta danno origine ad altra
 +prole in una settimana circa.
 +La giovane dafnia neonata (nauplio) è appena visibile
 +a occhio nudo, sia per le sue minute dimensioni sia perchè
 +diafana. Essa deve compiere 4 mute prima di giungere alla
 +maturita, processo che si compie in 7-8 giorni circa, a
 +condizioni di allevàmento ottimali.
 +La prima muta avviene genera·lmente nel corso delle
 +prime 24 ore di vita e la seconda entro le 48. I naupli di
 +36-48 ore misurano già un mrn, e sono ben visibili, anche·
 +perché assumono una colorazione più decisa.
 +La dafnia continua ad accrescersi compiendo altre due
 +mute entro 7 giorni, dopodichè è pronta per la prima ripro-
 +duzione. Dopo la prima volta essa si riproduce con regola-
 +rità a giorni alterni per le due settimane seguenti. Alla
 +quarta settimana di vita la riproduzione non è più regolare
 +ed i l numero dei naupli comincia a diminuire fino a cessare
 +del tutto.
 +L'​accrescimento continua attraverso ulteriori mute (che
 +possono essere anche più di 20) ed il crostaceo può raggiun-
 +gere, nel caso di Daphnia màgna, anche 5 mm di lunghezza. La
 +.regolarità nella produzione dei naupli ed i l loro numero di-
 +pendono dalle condizioni ambientali: disponibilità di cibo,
 +temperatura dell'​acqua,​ sovrappopolarnento,​ ecc. In condizio-
 +ni ottimali (21° C, alimentazione mista, 100 ml d'​acqua per
 +individuo) una singola dafnia produce nelle prime due setti-
 +mane di maturità circa 120 naupli, cioé una media di 8 indi-
 +vidui per giorno, ovvero 16 per ogni riproduzione. In realtà
 +questo numero medio è, per la prima generazione,​ più basso
 +(8-10), mentre aumenta gradatamente fino a raggiungere il
 +valore massimo al termine della prima settimana (anche più
 +dì 20), per poi ridiscendere rapidamente nel corso della se-
 +conda. In condizioni ottimali non vive più di 6-8 settimane.
 +La partenogenesì continua fin quando le condizioni non
 +divengono sfavorevoli per le cause già citate (carenza di
 +cibo, accumulo di tossine, sovrappopolarnento,​ ecc.). In
 +queste condizioni difficili la produzione di uova parteno-
 +genetiche diminuisce e da queste si sviluppano anche alcuni
 +maschi (anzichè tutte femmine). Nello stesso periodo le fem-
 +mine adulte producono uova, più scure delle altre, che hanno
 +bisogno di essere fecondate. Alla muta seguente queste uova
 +ed i
 +carapaci, insieme ai quali si sono liberate come unità
 +.
 +(efippi), giacciono inattive finchè le condizioni ambientali
 +.
 +non ridiventino favorevoli per la ripresa dello sviluppo.
 +I maschi aumentano od appaiono nella popolazione soprat-
 +tutto in condizioni di soprappopolamento,​ mentre la carenza
 +di cibo è ritenuta la condizione più importante per stimo-
 +lare la produzione di uova asessuate.
 +La bassa temperatura invernale, invece, induce la dia-
 +pausa, stato di ridotta attività biologica tipico di molti
 +artropodi.
 +Femmine partenogenetiche,​ maschi, femmine normali, uova
 +sessuate ed asessuate possono coesistere simultaneamente,​ ma
 +in condizioni favorevoli controllate la riproduzione è in
 +genere limitata alle sole femmine partenogenetiche.
 +
 +== Caratteri distintivi della famiglia, del genere e delle due specie più diffuse ==
 +
 +=== Famiglia Daphnidae Straus ===
 +Antennule attaccate alla faccia ventrale del capo
 +- Antennule delle femmine corte e spesso rudimentali
 +- Ramo dorsale dell'​antenna diviso in 4 branche, ramo ventrale diviso in 3 branche
 +- Formula delle setae 0013/133
 +- 5 paia di appendici di cui le prime 2 prensili e prive di lamelle branchiali. Il quinto paio munito di un grosso uncino ricurvo. Intestino con due ciechi epatici. Occhio lar-
 +go, ocello piccolo o rudimentale,​ raramente assente.
 +
 +=== Genere Daphnia Mùiller 1785 ===
 +- Rostro presente
 +- Sinus cervicale assente
 +- Cresta sulla parte dorsale del capo
 +- Valve reticolate, a disegno romboidale, con spina termina-
 +le
 +- Forma ovale od ellittica; rostro marcato nelle femmine ed
 +assente nei maschi, muniti invece di antennule sviluppate.
 +- Post-addome munito di pettine o dentato.
 +
 +=== Daphnia magna Straus 1820 ===
 +Post-addome munito di due pettini ben distinti, di cui
 +quello distale è munito di più di 12 denti
 +- Fornice e fornice secondario ben sviluppati
 +- Forma ovale e corpo spesso; lunghezza fino a 5 mrn la fem-
 +mina e 2 mm o pocO pin il maschio. Efippio con due uova
 +poste trasversalmente.
 +
 +=== Daphnia pulex de Geer 1778 ===
 +- Fornice secondario rudimentale o molto piccolo
 +- Denti del pettine distale normalmente meno di 10
 +- Ocello presente ed antennule molto piccole
 +- Corpo tozzo e robusto generalmente non trasparente. Lun-
 +ghezza della femmina circa 2,5 mm. Efippio con due uova po-
 +ste verticalmente.
 +
 +Daphnia pulex include un gran numero di varieta, molte
 +delle quali sono considerate come specie a sé, anche se spes-
 +so si pende a considerare come pulex tutti gli appertenenti
 +al genere Daphnia, dotati di corpo tozzo e non trasparente,​
 +e con il pettine munito di uncini.
 +
 +== Il dimorfismo sessuale ==
 +Il dimorfismo sessuale in Daphnia· magna è molto accen-
 +tuato. Le femmine ed i
 +maschi adulti differiscono fra loro
 +per molti caratteri, che vengono acquisiti nel corso dello
 +sviluppo post-embrionale durante le prime 4 mute. I princi-
 +pali sono:
 +Femmine: maggiore taglia corporea (4 mrn di lunghezza);
 +- corpo arrotondato con rostro ben marcato;
 +- antennule molto piccole poste dietro i l rostro;
 +- margini ventrali del carapace ovali, regolari e rav-
 +vicinati tra loro;
 +margine dorsale del post-addome con profonda inse-
 +natura dietro l'ano che divide la doppia fila di
 +13-17 denti anali in due parti: una anale vera e
 +propria (9-11 denti) ed una post-anale (4-6 denti).
 +
 +'''​Maschi:'''​
 +minore taglia corporea (2-3 mrn di lunghezza);
 +- capo di forma diversa con occhio più grande e sporgente;
 +- assenza del rostro;
 +- antennule grandi e mobili, terminanti con un lungo flagello piumoso;
 +- margini ventrali del carapace appiattiti, ricoperti da una fitta massa di lunghe setole, e divaricati in modo da lasciar sporgere il primo paio di piedi toracici muniti di uncini e flagelli.
 +
 +2. CONDIZIONI D'​ALLEVANENTO
 +2.1. Temperatura ed illuminazione:​ l'​allevamento è sta-
 +to condotto ad una temperatura di 21° C; il foto-
 +periodo è stato di 12 ore.
 +2.2. Camere d'​allevamento:​ per l'​allevamento sono sta-
 +te utilizzate delle vasche in vetro tipo acquario,
 +delle dimensioni di 30x50x30 cm, con pareti spesse
 +circa 5 mm. I
 +45 litri di volume sono stati normal-
 +mente sfruttati per i
 +3/4. Per contenere individui
 +selezionati,​ di età compresa fra 1-8 giorni, sono
 +state utilizzate invece delle vasche più piccole,
 +di dimensioni 20x30x15.
 +Per la riproduzione controllata vengono utiliz-
 +zate le apposite camere a forma di imbuto (pag. 14)
 +o dei grossi recipienti cilindrici tipo cristallizza-
 +tori da 3-5 l, sempre in vetro. Allo scopo di non scon-
 +volgere il delicato equilibrio creatosi in ognuna delle
 +vasche, queste sono state svuotate e pulite il meno
 +possibile, cioè solamente quando alcuni microrganismi,​
 +quali funghi ed alghe, vi si sono depositati aderendo
 +alle pareti. Inoltre sono state lavate con acido ogni
 +6 mesi, per eliminare i depositi di calcio e i detriti
 +sul fondo.
 +
 +2.3. L'​acqua:​
 +L'​acqua deve essere libera da cloro addizionato;​ a
 +questo scopo è sufficiente utilizzarla 24 o 48 ore dopo la
 +raccolta.
 +Le camere d'​allevamento non richiedono un ricambio to-
 +tale e costante dell'​acqua. E' infatti sufficiente limitarsi
 +ad aggiungere alle vasche quella
 +parte di acqua evaporata.
 +L'​areazione dell'​acqua mediante aeratori da acquario
 +non è indispensabile per il buon andamento dell'​allevamento,​
 +ma può comunque dimostrarsi utile, sia per annullare eventua-
 +li effetti tossici da parte della co2 liberata dai fermenti
 +utilizzati come nutrimento, sia per rimuovere meccanicamente
 +lo strato superficiale di polvere e microrganismi.
 +
 +2.4. L'​alimentazione:​
 +In base alle prove effettuate è risultato che un tipo
 +di alimentazione mista, ottenuto integrando quella primaria
 +a base di lievito con una accessoria costituita da alghe mo-
 +nocellulari,​ dà i migliori risultati. Infatti lievito ed al-
 +ghe sia usati separatamente·· s·ia combinati, si sono dimostra-
 +ti superiori a tutti gli altri tipi di alimentaziÒne studia-
 +ti per gli allevamenti di Daphnia riportati in letteratura.
 +Soprattutto la combinazione dei due alimenti ha portato ad
 +un forte aumento della produzione di prole rispetto a quella
 +riscontrata nelle colture ad alimentazione singola.
 +Il lievito è del tipo comunemente usato per cucina, co-
 +stituito da fermenti vivi, in vendita sfuso od in confezioni
 +pronte. L'uso delle confezioni già pronte evita l'​inquinamen-
 +to da parte di muffe, cosa assai frequente in quello sfuso
 +quando la conservazione superi i pochi giorni.
 +La sospensione nutritiva viene preparata alla concentrazione dell'​1% in acqua distillatai
 +essa può essere conservata alla temperatura di +5~ C per circa una settimana.
 +Alla conta delle cellule una sqpensione di questo tipo con-
 +tiene circa 801x10 cellu.le/cc e viene distribuita nelle
 +vasche in quantità di 1 ml per ogni litro d'​acqua.
 +Questo dato è però solamente indicativo in quanto è
 +necessario tenere conto delle dimensioni delle vasche e del-
 +la densità della popolazione di Daphnia nelle stesse.
 +Infatti mentre in una vasca grande (20-40 l) e con un'
 +ampia superficie è sempre possibile introdurre la relativa
 +quantità di lievito, in un recipiente molto piccolo o dalla
 +ridotta superficie si possono avere dei fenomeni tossici le-
 +gati alla co
 +liberata dalla cellule in fermentazione.
 +Inoltre quando la popolazione è in fase dì crescita ed il rap-
 +porto acqua/N. dafnìe è ancora basso, sarà bene immettere un
 +quantitativo inferiore alla dose normale. A questo proposito
 +è comunque consigliabile di controllare,​ prima di ogni ulte-
 +riore distribuzione,​ che l'​acqua delle vasche sia perfetta-
 +mente limpida, cioè che le dafnie abbiamo utilizzato tutto
 +il lievito a disposizione. L'​acqua torbida indica infatti la
 +_presenza residua dì cellule dei fermenti. Quando invece la
 +densità delle dafnìe è elevata si può superare il limite di
 +1 ml/1, soprattuto nelle vasche di media e grande superficie.
 +Riguardo all'​alimentazione dei nauplì è consigliabile
 +una dieta primaria"​a base dì alghe, integrata con basse dosi
 + di lievito o, nel caso non si disponesse dì alghe, l'​alimen-
 +tazione con solo lievito aumentando gradatamente la dose fi-
 +no a raggiungere il ml/1 al 4°-5° giorno, in quanto i naupli
 +sono molto più sensibili degli adulti agli effetti tossici
 +della co2
 +Per quanto riguarda le alghe in letteratura sono ripor-
 +tati molti dati circa l'​utilizzazione come fonte di alimen-
 +tazione per Daphnia dei generi Chlorella, Scenedesmus e
 +Selenastrum (Watanabe, 1955; Sasa, 1960; Ten Berge, 1978).
 +Le alghe vanno preparate settimanalmente ed utilizzate
 +dopo il 10° giorno, cioè dopo il raggiungimento della densi-
 +tà ottimale {25° C, fotoperiodo n. 12 ore).
 +Al momento della preparazione la sospensione è di un
 +colore verde molto tenue, che scurisce gradatamente col pas-
 +sare dei giorni. '''​In seguito tende ad ingiallire e se ne scon-
 +siglia l'uso, in quanto potrebbe dare luogo ad effetti tos-
 +sici.'''​
 +
 +=== CONDUZIONE DELL'​ALLEVAMENTO ===
 +
 +== ManuTenzione generale == 
 +- Controllo della densità delle dafnie nelle vasche, con even-
 +tuale ridistribuzione degli organismi;
 +Misurazione del PH;
 +Rimozione per agitazione o prelievo superficiale dell'​even-
 +tuale pellicola presente sulla superficie
 +dell'​acqua;​
 +-Eventuale aggiunta d'​acqua nelle vasche;
 +- Distribuzione del nutrimento;
 +- Eventuale preparazione del lievito e/o delle alghe.
 +
 +== Mantenimento della coltura ==
 +Oltre alle vasche di dimensioni maggiori, necessarie
 +per l'​allevamento vero e proprio dove coesistono crostacei
 +di tutte le taglie ed età, è necessario avere a disposizio-
 +ne una serie di vasche più piccole contenenti individui di
 +eta-cònosciuta e taglia uniforme, da usare per le eventuali
 +prove tossicologiche. A questo scopo bisogna raccogliere
 +gironalmente una quantità appropriata di naupli e parli in
 +una o più vaschette numerate. Nel giro di 8 giorni si avran-
 +no una serie di vasche contenenti individui separati, che
 +vanno da quelli di 12 ore agli adulti pronti per la ripro-
 +duzione. Parte di questi ultimi verranno utilizzati per la
 +riproduzione di altri naupli, secondo le seguenti modalità:
 +il richiesto numero di adulti, nell'​interno dei quali siano
 +già visibili gli embrioni dei futuri naupli, viene posto
 +dentro cristallizatori da 2-4 litri, in modo da ottenere un
 +rapporto acqua/N. dafnie di 100 cc/1, ed alimentati con il
 +
 +lievito. Dopo 24 o 48 ore sarà possibile raccogliere i nuovi
 +naupli mediante filtrazione dell'​acqua. A questo proposito
 +sono riportate le dimensioni dei filtri più comunemente usa-
 +ti per D. magna, in materiale plastico a maglia quadrata, in-
 +dicando in micron il lato delle singole maglie:
 +800 ù trattiene solo gli adulti di oltre 2 settimane
 +650 ù trattiene tutti gli adulti
 +520 ù lascia passare i naupli fino a 2-3 giorni
 +420 ù lascia passare solamente i naupli di 12-24 ore
 +200 ù trattiene tutte le dafnie lasciando passare l'​acqua con i sedimenti presenti.
  
daphnia.txt · Ultima modifica: 2016/06/16 23:59 da kimotori